In occasione dei 25 anni dalla costituzione della Soc. Cons. Sangro Aventino, e per continuare il lavoro dell’on. Giovanni Di Fonzo, il Patto Territoriale Sangro Aventino ha organizzato una giornata di riflessione su importanti tematiche con la partecipazione di figure di rilievo del territorio e indiscussi protagonisti della politica nazionale.
Prima sono stati presentati tre casi, dei loro ostacoli, problemi, insuccessi e successi, sottolineando soprattutto i processi di apprendimento.
Roberto Colombero, ex Sindaco di Canosio e Presidente della Comunità Montana Valli Grana e Maira, SNAI-Val Maira, ora Presidente Uncem-Piemonte
Alessandro Ficile, Amministratore Unico dell’Agenzia di Sviluppo locale delle Madonie e Coordinatore Strategia Area Interna Madonie resilienti
Raffaele Trivilino, Direttore Agenzia di Sviluppo Sangro Aventino e Coordinatore Strategia Area Interna Basso Sangro Trigno
In particolare, Trivilino ha parlato dei trent’anni di esperienze nel territorio Sangro-Aventino partendo dal LEADER e continuando con il Patto Territoriale, che ha messo il turbo al Sangro Aventino: 100 milioni di euro (200 miliardi, all’epoca) di investimenti, 350 progetti finanziati e 1500 nuovi posti di lavoro. Parallelamente è stato avviato lo Sportello Unico delle Attività produttive, che da 25 anni è a servizio delle imprese con grandi risultati. Si è continuato con la deroga europea per gli aiuti di stato per cui tante imprese hanno potuto ricevere centinaia di milioni di incentivi fino ai Progetti integrati e alla Strategia per le aree interne e per le aree funzionali. Tante risorse e un concreto contributo allo sviluppo del comprensorio che è tra i più floridi del centro-sud Italia.
È seguito un dialogo fra 7 protagonisti dei tentativi compiuti e delle loro valutazioni
Fabrizio Barca, Co-coordinatore Forum Disuguaglianza e Diversità, già Ministro Coesione Territoriale ha introdotto il tema ricordando che “L’imperativo di accelerare la transizione energetica ed ecologica sta riproponendo nel mondo la centralità di politiche place-based, ovvero di politiche sensibili alle persone nei luoghi. In Europa e nel nostro Paese abbiamo sperimentato questo metodo in forme molteplici. Pur affermando la centralità della dimensione territoriale, però, in molti casi non è stato portato avanti fino in fondo questo metodo.
E’ seguito il dibattito con Alessandra Faggian, Direttrice dell’Area di Scienze Sociali GSSI, L’Aquila, Emanuela Grimaldi, Capo Dipartimento della Presidenza Regione Abruzzo Ugo Pagano, Professore emerito Università di Siena, Associazione Marcello De Cecco Isaia Sales, Studioso, scrittore, già Sottosegretario di Stato al Ministero del Tesoro Gianfranco Viesti, Professore Ordinario di Economia Applicata Università degli Studi di Bari Sabrina Lucatelli, Direttrice Associazione RIABITARE L’ITALIA; hanno discusso di successi, criticità problemi e le varie soluzioni ribadendo la necessità di rafforzare queste politiche perché possono contribuire positivamente all’efficacia dei vari strumenti messi in campo per lo sviluppo.
È seguito un ricordo dell’Onorevole Giovanni Di Fonzo che ha contribuito notevolmente e con passione all’attuazione di queste politiche nel Sangro Aventino con l’intitolazione dell’Auditorium del Centro Servizi Sangro Aventino di Santa Maria Imbaro all’On. Giovanni Di Fonzo
Successivamente si è tenuta una discussione su “La reazione di chi governa”; interventi introdotti da una breve restituzione dei risultati della mattina di Fabrizio Barca e moderato da Marco Di Fonzo, Capo redazione politica Sky Tg24.
Hanno partecipato vari esponenti del territorio, tra cui il Coordinatore del Gal Maiella Verde, Presidente dell’Agenzia di Sviluppo Sangro Aventino, Presidente Associazione Enti Locali, Sindaco di Atessa, Referente dell’Area Interna Basso Sangro Trigno, Referente dell’area urbana funzionale, Sindaco di Lanciano, Referenti Bper banca, Esperti economia e sviluppo. Hanno partecipato Amministratori Locali, rappresentanti imprese, lavoratori, docenti, Banche, associazioni varie. Tutti hanno raccontato il contributo dato allo sviluppo del Comprensorio Sangro Aventino dei saperi locali, fatto da Sindaci, imprenditori e lavoratori oltre ai vari rappresentanti del tessuto socioeconomico. Determinante è stato fare squadra nella logica della cooperazione e collaborazione tra i vari attori locali e tra i vari livelli di governo nella logica che la competizione è tra territori e non nel territorio.